LA FOCACCINA DOLCE

fiaba tradizionale italiana illustrata da Elisa Petrissi

Elisa Patrissi

si diploma in Pittura all’Accademia Albertina di belle Arti di Torino nel 2005 e nel 2008 all’Istituto Europeo di Design al corso di Illustrazione. Dal 2009 lavora in differenti campi del’illustrazione e del graphic design, dall’illustrazione scolastica e alla letteratura per ragazzi, all’illustrazione applicata a puzzle, giochi, libri educativi e interattivi. Lavora e vive a Torino.

La storia

C’era una volta una mamma che aveva tre bambini affamati. Però non aveva fatto la spesa e tutto ciò che aveva in casa erano un po’ di farina, un ometto, qualche cucchiaio di zucchero e poco poco latte.
Il bambino più piccolo disse: – Faccina docce!
E il più grande tradusse: – Per favore, facci una focaccina dolce!
Allora la mamma impastò la farina e lo zucchero con l’uovo e con il latte e fece una focaccina dolce proprio carina.
Per scherzare le fecero due occhietti e un nasino, ma, mentre la guardavano golosi, la focaccina si alzò, sgambettò, saltò sulla finestra e con un marameo corse via.
Corre corre la mamma con i bambini, ma la focaccina è più veloce ancora!
Ed ecco che la lepre svelta le viene incontro e dice: Focaccina, ora ti mangio!
Ma la focaccina le canta questa tiritera:

– Dalla mamma son scappata,
dai bambini son fuggita,
dalla finestra son rotolata
da una lepre… non verrò mangiata!

E rotola via.
Corre corre la Lepre Svelta, corre corre la mamma con i bambini, rotola rotola la focaccina, ed ecco che incontra il Lupo Grigio.
Ora ti mangio! – ringhia lui.
Ma la furba focaccina risponde: – Ascolta prima questa canzoncina.-
E si mette a cantare:

– Dalla mamma son scappata,
dai bambini son fuggita,
dalla finestra son rotolata
e la lepre l’ho gabbata,
certamente, Lupo Grigio,
non verrò da te mangiata!

E, lasciandolo con un palmo di naso, rotola via.
Corre corre il Lupo Grigio, corre corre la Lepre Svelta, corre corre la mamma con i bambini, rotola rotola la focaccina ed ecco che incontro l’Orso Grande.
Che bella, adesso ti mangio! – dice lOrso Grande leccandosi i baffi.
Subito lei risponde: – Forse, ma…
Dalla mamma son scappata,
dai bambini son fuggita,
dalla finestra son rotolata
e la lepre l’ho gabbata.
Quanto al lupo … mi ha annusata!
Orso Grande, per davvero
non verrò da te mangiata!

Anche l’orso rimase a bocca asciutta!
Corre corre l’Orso Grande, corre corre il Lupo Grigio, corre corre la Lepre Svelta, corre corre la mamma con i bambini, rotola rotola la focaccina ed ecco che incontra la Volpe Rossa.
Buongiorno! – la saluta la Volpe Rossa. – Che bella focaccina!
Ridendo furbetta la focaccina si mette a cantare la sua filastrocca:

Dalla mamma son scappata,
dai bambini son fuggita,
dalla finestra son rotolata
e la lepre l’ho gabbata.
Quanto al lupo … mi ha annusata!
L’Orso Grande mi ha guardata,
perciò, cara la mia volpe,
non verrò da te mangiata!

La volpe allora si lamentò:
Oh, che bella canzoncina deve essere questa! Peccato che io sia così vecchia e così sorda! Per favore, siediti qui sul mio muso e ricantamela tutta!
La focaccina non ci pensò due volte: tutta contenta per i complimenti, saltò sul muso della volpe e cominciò di nuovo la filastrocca. Ma prima che arrivasse in fondo al primo verso, la volpe spalancò la bocca e in un battibaleno inghiottì la focaccina.
Ben fatto! – esclamò la mamma.
Prese per mano i suoi bambini e se ne tornò a casa. Aveva ancora poco poco zucchero, pochissima farina, un avanzino di uovo e solo una goccia di latte. Così si mise a impastare un’altra focaccina dolce …

Perchè La focaccina dolce

La fiaba ha una struttura che aiuta a memorizzare fatti ed eventi, utilizzando il meccanismo della ripetizione; dal punto di vista linguistico l’uso di rime e ritornelli permette di sottolineare i momenti cruciali e facilita la ricostruzione delle sequenze narrative.

A chi è rivolta

Bambine e bambini da 4 a 8 anni.

Focus linguistico

Uso di modi di dire e delle rime.

Analisi del testo

  • struttura narrativa classica (inizio, svolgimento, fine)

  • Struttura lineare; presenza di elementi in Forma additiva

  • Eventi: accadono in un breve lasso di tempo

  • Nessi: temporali,(ed ecco che … allora), consecutivi (perciò..) Connettivi temporali esplicitati (ed ecco, mentre, allora…) – di nuovo – però.. – avverbi di tempo (prima)

  • Sceneggiatura: fantastico/realistica

  • Ripetizioni: presenti, sia per le azioni della focaccina e dei personaggi, sia nelle parole

  • Dialogo: presente, sottolinea le azioni della focaccina rispetto alle intenzioni degli animali 

  • Incipit classico; finale a sorpresa

  • Accorgimenti per mantenere l’attenzione: ripetizioni e filastrocca; si individuano alcuni sensi attraverso cui ci si accosta alla focaccina (annusata, guardata) e le azioni della focaccina (gabbata, fuggita, rotolata…); aggiunta di nuovi personaggi, finale a sorpresa; rima;

  • Chunks ripetibili: formula della focaccina (tiritera – struttura del parlato); 

  • Ripetizioni: azioni della focaccina e dei personaggi

  • Impatto sul lettore: divertimento

  • Lessico: concreto – tradurre – tiritera, gabbato, goloso

  • Espressioni sintagmatiche: rimanere a bocca asciutta, con un marameo, con un palmo di naso, pensarci due volte, battibaleno, leccarsi i baffi, di nuovo, arrivare in fondo, prendere per mano

  • Grammatica: diminutivi; pronomi personali, avverbi di negazione, superlativi; agg. qualificativi, possessivi, indefiniti, dimostrativi; ogni personaggio è definito attraverso un aggettivo che mette in evidenza alcune caratteristiche (aggettivi sostantivati)

  • Verbi: modi indicativo, congiuntivo, infinito, gerundio, 

    Tempi: passato prossimo (per indicare le azioni nella tiritera), 

    passato remoto (per la narrazione) e imperfetto (per le azioni abituali), presente (per il dialogo e per evidenziare la ripetizione delle azioni); futuro anteriore (nella tiritera);

  • Coesione del testo: garantita da ripetizioni, pronomi

  • Punteggiatura: presente; uso dei punti di sospensione sia per indicare la continuazione del testo sia per dare l’effetto della sospensione

Approfondimenti

  • Uso nei moduli di comprensione e comunicazione orale, scrittura.
  • Sviluppi: trasformazione in fumetti, kamishibai 
  • Individuare quantità 
  • Aggiungere ricetta della focaccia
  • Uso dei verbi a tempi diversi (riconoscimento/uso)
  • Rime
  • Individuare un aggettivo di sintesi e caratterizzante rispetto a un animale
  • Analisi delle espressioni fisse, riuso
  • Uso del però
  • Campi semantici (catena/liste di parole): focaccia/dolci…
  • Ingredienti di una focaccia – oggetti di cucina – misure proprie e improprie di peso

I percorsi

I moduli

Le immagini del lessico

I personaggi

Ordine di arrivo

Indice

STORIE PER

CON LE PAROLE

Il metodo

Obbiettivi e destinatari

Contributi teorici

Il metodo applicato

Le storie

Percorsi e storie

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Il metodo

Obbiettivi e destinatari

Contributi teorici

Il metodo applicato

Le storie

Percorsi e storie