LA FINTA NONNA
una storia della traduzione, illustrata da Giorgio Sommacal
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La storia
Una mamma doveva setacciare la farina.
Mandò la sua bambina dalla nonna, perché le prestasse il setaccio. La bambina preparò il panierino con la merenda: ciambelle e pan coll’olio; e si mise in strada.
Arrivò al fiume Giordano.
– Fiume Giordano, mi fai passare?
– Si, se mi dài le tue ciambelle.
Il fiume Giordano era ghiotto di ciambelle che si divertiva a far girare nei suoi mulinelli. La bambina buttò le ciambelle nel fiume, e il fiume abbassò le acque e la fece passare.
La bambina arrivò alla Porta Rastrello.
– Porta Rastrello, mi fai passare?
– Si, se mi dài il tuo pan coll’olio.
La Porta Rastrello era ghiotta di pan coll’olio perché aveva i cardini arrugginiti e il pan coll’olio e il pan coll’olio glieli ungeva.
La bambina diede il pan coll’olio alla porta e la porta si aperse e la lasciò passare.
Arrivò alla casa della nonna, ma l’uscio era chiuso.
– Nonna nonna, vienimi ad aprire.
– Sono a letto malata. Entra dalla finestra.
– Non ci arrivo.
– Entra dalla gattaiola.
– Non ci passo.
– Allora aspetta.
Calò una fune e la tirò su dalla finestra.
La stanza era buia. A letto c’era l’Orca, non la nonna, perché la nonna se l’era mangiata l’Orca tutta intera dalla testa ai piedi, tranne i denti che li aveva messi a cuocere in un pentolino e le orecchie che le aveva messe a friggere in una padella.
– Nonna, la mamma vuole il setaccio.
– Ora è tardi. Te lo darò domani, vieni a letto.
– Nonna, ho fame, prima voglio cena.
– Mangia i fagioletti che cuociono nel pentolino.
Nel pentolino c’erano i denti. La bambina rimestò col cucchiaio e disse:
– Nonna. Sono troppo duri.
– Allora mangia le frittelle che sono nella padella.
Nella padella c’erano le orecchie. La bambina le toccò con la forchetta e disse:
– Nonna, non sono croccanti.
– Allora vieni a letto. Mangerai domani.
La bambina entrò in letto, vicino alla nonna. Le toccò una mano e disse:
– Perché hai le mani così pelose, nonna?
– Per i troppi anelli che portavo alle dita.
Le toccò il petto:
– Perché hai il petto così peloso, nonna?
– Per le troppe collane che portavo al collo.
Le toccò i fianchi: Perché hai i fianchi cosi pelosi, nonna?
– Perché porto il busto troppo stretto.
Le toccò la coda e pensò che, pelosa o non pelosa, la nonna di coda non ne aveva mai avuta.
Quella doveva essere l’Orca, non la nonna.
Allora disse:
– Nonna, non posso addormentarmi, se prima non vado a fare un bisognino.
La nonna disse:
– Va’ a farlo nella stalla, ti calo per la botola e poi ti tiro su.
La legò con la fune, e la calò nella stalla.
La bambina appena fu giù si slegò, e alla fune legò una capra.
Hai finito? disse la nonna.
– Aspetta un momentino. Finì di legare la capra. – Ecco, ho finito, tirami su.
L’Orca tira, tira, e la bambina si mette a gridare: – Orca pelosa! Orca pelosa! –
Apre la stalla e scappa via.
Salta dal letto e corre dietro alla bambina.
Alla Porta Rastrello, l’Orca gridò da lontano: – Porta Rastrello, non farla passare!
Ma la Porta Rastrello disse: – Si, che la faccio passare, perché m’ha dato il pan coll’olio.
Al fiume Giordano l’Orca gridò:
– Fiume Giordano, non farla passare
Ma il fiume Giordano disse: – Sì, che la faccio passare, perché m’ha dato le ciambelle.
Quando l’Orca volle passare, il fiume Giordano non abbassò le sue acque e l’Orca fu trascinata via.
Perchè 'La finta nonna'
Il testo è stato scelto perché offre l’opportunità di operare inferenze e formulare ipotesi che vengono confermate o smentite girando le pagine. Il testo si basa su indizi che le bambine e i bambini devono raccogliere per svelare chi si abita negli appartamenti di un palazzo. Ogni pagina è l’occasione per sviluppare lessico ed inventare storie.
A chi è rivolta
Bambine e bambini dai 5 agli 8 anni.
Focus
Trattare indizi per formulare ipotesi, raccontare oralmente il testo ad altri e inventare nuovi racconti a partire dagli indizi. Scrivere testi
Obiettivi
- promuovere l’osservazione
promuovere il confronto
effettuare l’analisi di immagini per dedurre
mettere in relazione informazioni e indizi
ipotizzare
classificare
mettere in relazione testi e immagini
mobilitare le proprie conoscenze
argomentare
esplicare inferenze
porsi dal punto di vista del personaggio
utilizzare il linguaggio descrittivo
pianificare testi orali e scritti
comunicare attraverso testi coerenti e coesi